I.C. Pestalozzi
2020/2021
Terza Primaria

LA LOTTA DI MARDUK
Una volta non c’erano né cielo né terra.
Dèi capricciosi e draghi mostruosi abitavano l’universo vuoto e nero.
Il più forte e generoso fra tutti gli dèi era Marduk, il guerriero. Le sue mani stringevano fasci di fulmini, che squarciavano le tenebre con bagliori accecanti.
Un giorno Marduk incontrò un drago dall’aspetto terribile.








Un giorno Marduk incontrò un drago dall’aspetto terribile.
Chi sei e che cosa vuoi da me? - chiese Marduk al mostro.
- Il mio nome è Tiamat, e voglio te, Marduk. Non riuscirai a vincere Tiamat, il drago degli abissi!
Detto ciò, il mostro fece un gran balzo verso Marduk, il quale non si fece sorprendere. Rapido, gli lanciò contro una rete di luce, che fermò il mostro a mezz’aria.
Tiamat schiumava di rabbia, tentando di liberarsi dalla rete di luce. Marduk lo squarciò in due con la sua lunga spada. Appese la schiena del mostro, che era maculata, in alto, perché diventasse il cielo con le stelle, e poggiò un piede sul ventre del mostro, che divenne la terra con i fiumi e gli oceani.





IL MITO DI PANKU
All’inizio di tutto, Cielo e Terra non esistevano. C’era solo un grande uovo che conteneva il Caos e dentro l’uovo nacque Panku il creatore. Panku dopo diciottomila anni divenne un gigante, così ruppe il guscio con il gomito ed uscì fuori.
Il bianco dell’uovo diventò il Cielo e il tuorlo la Terra, e Panku rimase con i piedi fissi al suolo e la testa fra le nuvole per non far mescolare il bianco e il tuorlo. Poi il Cielo cominciò ad alzarsi, la terra ad abbassarsi e il corpo di Pangu dovette allungarsi molto.
Dopo altri diciottomila anni, finalmente, si formarono Cielo e Terra: erano lontanissimi e il corpo di Panku era lunghissimo. Lo sforzo terribile alla fine uccise Panku.
Così il gigante cadde e si trasformò: dal suo corpo sono nate le montagne, dai suoi muscoli i campi, dalle vene strade e sentieri, dalla barba e dai capelli le stelle e le comete, dai denti e dalle ossa i metalli, le pietre e le perle.
I peli di Panku si trasformarono in alberi, la sua voce in vento, il suo sangue in fiumi. Dai pidocchi che aveva sul corpo nacquero gli uomini, gli animali, e il mondo intero, così come lo conosciamo

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I.C. Pestalozzi
2020/2021
Terza Primaria

LA LOTTA DI MARDUK
Una volta non c’erano né cielo né terra.
Dèi capricciosi e draghi mostruosi abitavano l’universo vuoto e nero.
Il più forte e generoso fra tutti gli dèi era Marduk, il guerriero. Le sue mani stringevano fasci di fulmini, che squarciavano le tenebre con bagliori accecanti.
Un giorno Marduk incontrò un drago dall’aspetto terribile.








Un giorno Marduk incontrò un drago dall’aspetto terribile.
Chi sei e che cosa vuoi da me? - chiese Marduk al mostro.
- Il mio nome è Tiamat, e voglio te, Marduk. Non riuscirai a vincere Tiamat, il drago degli abissi!
Detto ciò, il mostro fece un gran balzo verso Marduk, il quale non si fece sorprendere. Rapido, gli lanciò contro una rete di luce, che fermò il mostro a mezz’aria.
Tiamat schiumava di rabbia, tentando di liberarsi dalla rete di luce. Marduk lo squarciò in due con la sua lunga spada. Appese la schiena del mostro, che era maculata, in alto, perché diventasse il cielo con le stelle, e poggiò un piede sul ventre del mostro, che divenne la terra con i fiumi e gli oceani.





IL MITO DI PANKU
All’inizio di tutto, Cielo e Terra non esistevano. C’era solo un grande uovo che conteneva il Caos e dentro l’uovo nacque Panku il creatore. Panku dopo diciottomila anni divenne un gigante, così ruppe il guscio con il gomito ed uscì fuori.
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