
sono piccoli esseri a metà strada tra gli gnomi e i folletti,
popolano i boschi e fanno scherzi e dispetti.
Si dice che sono buoni con le persone buone,
ma alle persone malvage non gliela fanno passare liscia!
Noi bambini della classe 1° di Bondano
insieme alle nostre insegnanti Cristina Ribolini
e Giovanna Nani, ci immaginiamo i baffardelli così ...
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Sulle nostre alpi Apuane vivono i
baffardelli. Sono piccoli piccoli,
portano un cappello a punta blu
intenso e scarpe rosse con la punta
all'insù. Hanno il naso appuntito
come un bastoncino e gli occhi sono
vispi e sempre allegri.
I maschi hanno pantaloni viola corti
fino al ginocchio e un gilet verde. Le
femmine indossano una gonna
colorata e un cappottino marroncino.


Un baffardello magrino
magrino vive in una
casetta di legno vicino
alla boscaglia.


Come tutti i baffardelli
gioca a palla vicino alla
boscaglia ed è molto
felice.


Un giorno, mentre sta
giocando, la palla va a finire in
mezzo ai rovi e non la vede
più.
Pensa e ripensa decide di
andare a cercare la sua palla e
la vede incastrata tra i rami di
un albero.


Mentre riflette se salire
sull'albero, vede un'
ombra volante: sarà
una farfalla? Un
uccello? Un pipistrello?


Cosa potrebbe essere? Il
baffardello sente un brivido di
paura che gli corre lungo la
schiena. Sarà mica una strega?


Nel frattempo è calata la notte,
l'ombra scura non si vede più e
così decide di scappare perchè
ha paura.


Ma l'ombra minacciosa gli
svolazza davanti al naso. Un
raggio di luna esce dalle
nuvole e illumina il bosco. Così
il baffardello scopre che
l'ombra era una coccinella
gigante.



Nel vederlo così spaventato la
coccinella comincia a parlare
dicendogli di non aver paura,
perché non vuole fargli del
male.


Il baffardello chiede alla
coccinella se è davvero così
gigante e lei gli risponde che
essendo lui minuscolo la vede
così tanto grande.


Il baffardello decide di invitare
la coccinella a prendere un tè a
casa sua. Così il baffardello
sale sulle sue ali e raggiungono
la casetta. Una volta arrivati, la
coccinella non riesce ad
entrare, perché la porta è
troppo piccola...


...il baffardello però non si
scoraggia e organizza veloce
veloce una merenda sul prato.
Così, mentre mangiano
insieme, cominciano a parlare,
a raccontarsi e a fare amicizia.


E' proprio davanti a tè e biscotti che la coccinella
comincia a raccontare la sua storia... racconta al
baffardello che in realtà lei è una principessa delle
fate del bosco, trasformata in coccinella da una
strega malvagia e gelosa che si era presa il suo
posto... il baffardello si impegna ad aiutare la
principessa, nonostante sia un compito molto
difficile. Riuscirà il baffardello a sfilare l'anello
azzurro di pietra marina che la strega porta alla
mano destra e distruggere così l'incantesimo
facendo ritornare principessa la coccinella?


Il piccolo eroe, senza perdere tempo, si
incammina veloce verso la fine del
bosco; attraversa le sabbie mobili
aggrappandosi alle liane degli alberi;
oltrepassa la palude saltellando sui sassi
che trova qua e là... Ma quando si trova
davanti al castello, un grande fossato
infestato da coccodrilli protegge le mura
del castello.


Il baffardello non sa come fare e mentre
cerca un grosso tronco per scavalcare il
fossato, incontra un bellissimo cavaliere che
sul suo cavallo bianco sta attraversando la
foresta in cerca di qualcuno da aiutare (i
cavalieri, si sa, sono famosi proprio perché
aiutano e salvano le persone in pericolo!).
Purtroppo però il baffardello è talmente
piccolino che il cavaliere non lo riesce a
vedere, ma il cavallo lo vede e così si agita e
imbizzarrisce...
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sono piccoli esseri a metà strada tra gli gnomi e i folletti,
popolano i boschi e fanno scherzi e dispetti.
Si dice che sono buoni con le persone buone,
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