Storia di inclusione dedicata al Natale

Rudolph la renna
Al Polo Nord, dove c’era tantissima neve, vivevano le renne .
Babbo Natale andava lì per cercare renne più forti e più veloci per far volare la sua slitta.
Al Polo Nord viveva anche una famiglia di renne con cinque figli.
Il più giovane era Rudolph, particolarmente curioso e vivace, il naso lo infilava dappertutto.
Il suo naso era davvero particolare: quando era felice, emozionato o arrabbiato il naso si illuminava.

I genitori e i suoi fratelli lo trovavano adorabile e lo amavano .
I suoi compagni invece lo prendevano in giro.
Purtroppo alla scuola elementare andò peggio. Rudolph cercava di nascondere il suo naso, ma non ci riusciva.
Lui provava a rimanere sempre serio, per evitare che il naso diventasse rosso.
Pensate che addirittura aveva provato a metterci un cappuccio di gomma ed a dipingerlo di nero, pero’ il suo naso rosso spuntava e i suoi compagni ridevano a crepapelle.
I suoi genitori e i suoi fratelli non riuscivano mai a consolarlo.

Passarono gli anni e Rudolph diventava sempre più grande e bello. Si presentò l’opportunità che potesse diventare un membro delle renne di Babbo Natale.
Tutte le renne che partecipavano al concorso venivano spazzolate e strigliate e lucidate le corna fino a farle splendere.
Arrivò il gran giorno.
Le renne si riunirono nel piazzale per incontrare Babbo Natale che avrebbe scelto le otto renne. Tra tutte le renne c’era anche Rudolph.
Era molto preoccupato al pensiero di non essere scelto!

Babbo Natale atterrò puntuale con la sua fedele renna Donner. Guardò con attenzione tutte le renne, ma era difficile sceglierne solo otto.
Quando toccò il naso di Rudolph diventò incandescente! Babbo Natale avrebbe tanto voluto sceglierlo, tuttavia pensò che con quel naso avrebbe spaventato i bambini.
Rudolph era molto triste per quello che Babbo Natale aveva detto e corse nel bosco piangendo. Incontrò due scoiattoli che gli chiesero cosa fosse successo e facendolo sfogare lo aiutarono a calmarsi.
Rudolph tornò a casa dove lo aspettava la sua famiglia. Il giorno seguente Rudolph tornò a trovare i suoi amici scoiattoli nel bosco per ringraziarli.

Il Natale era ormai alle porte, ma il tempo peggiorava ogni giorno.
Babbo Natale, a causa delle pessime condizioni del tempo, era preoccupato di non riuscire a consegnare i regali.
Decise quindi di andare in paese per cercare aiuto. Nevicava così tanto che Babbo Natale non riusciva a vedere nulla. In lontananza notò una luce rossa che illuminava tutto, si avvicinò e si accorse che proveniva dal naso di Rudolph .
Babbo Natale chiese alla renna se voleva essere la prima delle renne della sua slitta e di mostrare la strada per raggiungere tutti i bambini.

Per l’emozione il naso di Rudolph si illuminò ancora di più e diventò ancora più rosso!
Accettò la proposta di Babbo Natale con vero piacere.
Il giorno seguente Rudolph era a capo delle renne della slitta e guidò tutte le renne senza intoppi.
I suoi amici si pentirono di averlo preso in giro a causa del suo bizzarro naso.
Rudolph venne festeggiato da tutti come un eroe e da quel giorno è a capo delle renne della slitta di Babbo Natale per illuminare il cielo affinché tutti i bambini ricevano i regali .


RUDOLPH THE REINDEER


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Storia di inclusione dedicata al Natale

Rudolph la renna
Al Polo Nord, dove c’era tantissima neve, vivevano le renne .
Babbo Natale andava lì per cercare renne più forti e più veloci per far volare la sua slitta.
Al Polo Nord viveva anche una famiglia di renne con cinque figli.
Il più giovane era Rudolph, particolarmente curioso e vivace, il naso lo infilava dappertutto.
Il suo naso era davvero particolare: quando era felice, emozionato o arrabbiato il naso si illuminava.

I genitori e i suoi fratelli lo trovavano adorabile e lo amavano .
I suoi compagni invece lo prendevano in giro.
Purtroppo alla scuola elementare andò peggio. Rudolph cercava di nascondere il suo naso, ma non ci riusciva.
Lui provava a rimanere sempre serio, per evitare che il naso diventasse rosso.
Pensate che addirittura aveva provato a metterci un cappuccio di gomma ed a dipingerlo di nero, pero’ il suo naso rosso spuntava e i suoi compagni ridevano a crepapelle.
I suoi genitori e i suoi fratelli non riuscivano mai a consolarlo.
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