FATTI SALIENTI DEL CASO 

Marco e' un bambino affetto da disturbo dello spettro autistico e frequenta la scuola dell'infanzia. L'esperienza integrativa della scuola dell'infanzia è stata positiva, le cose precipitano quando arriva un supplemento nella sezione. L'insegnante di sostegno le aveva spiegato le difficoltà' di Marco ma non in modo approfondito. Il docente entrando in aula ha proposto un'attivita' uguale per tutti i bambini, Marco a differenza dei compagni non segue e inizia a dondolarsi con il corpo. Con gentilezza l'insegnante ripete la consegna rivolgendosi direttamente a lui. La situazione precipita perché l'insegnante non sa che Marco ha bisogno che le istruzioni verbali gli siamo date con frasi concrete, supportate da aiuti visivi. I compagni cominciano ad agitarsi impauriti dal comportamento di Marco per loro incomprensibile, alcuni scoppiano a piangere. L'insegnante prima di tutto doveva osservare attentamente il comportamento di Marco e comprendere le dinamiche in atto per intervenire in modo efficace. 

Deve cercare di stare calma perche' i bambini tendono a rispondere alle azioni degli adulti e con tono calmo e pacato cerca di ristabilire l'atmosfera in classe, e deve assegnare a Marco un compito accompagnato da immagini visive adatte alle sue capacita'.

Modello Pedagogico:

Glasser è un noto psicologo e psichiatra statunitense che promuove un ambiente educativo basato sulla responsabilità, il rispetto reciproco e la motivazione intrinseca degli alunni. Uno degli aspetti centrali della gestione della classe secondo Glasser è la creazione di un ambiente in cui gli studenti si sentono amati, rispettati e parte di un gruppo. Si concentra sul dare agli alunni la libertà di fare scelte responsabili, insegnando loro a soddisfare i propri bisogni psicologici in modo positivo e produttivo. Di conseguenza, le buone relazioni sono essenziali per motivare gli studenti a comportarsi in modo positivo e le regole della classe devono essere chiare, comprensibili e basate su principi di rispetto reciproco. Gli studenti devono essere coinvolti nel processo di definizione delle regole, per farli sentire parte attiva della comunità scolastica.

DIMENSIONI COINVOLTE:

Dimensione della relazione, dell'interazione e della socializzazione.

Dimensione della comunicazione e del linguaggio

  OBIETTIVI:

METODOLOGIE:      Imparare facendo, Peer Tutoring,         apprendimento cooperativo, TIC, circle time, narrazione pedagogica  

    STRATEGIA:     Prompt verbali e fisici. Economia simbolica.

    STRUMENTI E MATERIALI :

       LIM, Matite, gomme, colori a spirito ea matita, timbri di spugna, Fogli A3, Blocchi logici,

                 piccoli ,attrezzi da palestara (cerchi e coni)               

       SPAZI:  sezione e palestra