In una soleggiata giornata primaverile, la 4^ D della Scuola Primaria di Komotini prepara un'escursione speciale nella bellissima foresta di Nimphea, la più importante fonte di ossigeno della città. Oltre all'esplorazione della natura, lo scopo principale è ripulire il luogo dai rifiuti abbandonati che potrebbero causare incendi durante i mesi estivi.

Pieni di eccitazione, i bambini salgono  sull'autobus con la maestra Eleni e non vedono l'ora di arrivare nella foresta. Una volta arrivati, iniziano a passeggiare lungo i  sentieri di pietra, ammirando gli alberi imponenti e ascoltando il cinguettio degli uccelli.

Mentre raccolgono i rifiuti, un gruppo di bambine (Anna, Irene, Despina, Glykeria, Maria, Anastasia, Ioanna, Christina e Dimitra) notano qualcosa di piccolo che si muove per terra. "Bambini, bambine, guardate cosa c'è qui!" - gridò Anna.

E' un uccellino caduto dal nido!

I bambini si radunano intorno a lui e notano che ha  un'ala ferita.

"Dobbiamo aiutarlo!" dice George con fermezza.

"Se resta qui, morirà!" esclama timidamente Dimitris.

La maestra Eleni  suggerisce di portarlo  dal veterinario. Con grande cura, Giannis e Hamdi prendono in mano l'uccellino. E' molto leggero e trema di paura. Lo mettono in una scatola con delle foglie e del cotone per farlo sentire più sicuro. Tutti lo guardano con amore e pronunciano parole di conforto come se potesse capire.

"Che piccola creatura è." sussurra Damiano.

"Sì, sembra una pallina!", esclamano all'unisono Mejnun e Ioannis.

"Stai attento a non ferirlo!" - grida Basilio.

Arrivati alla clinica veterinaria, il medico  esamina attentamente l'uccellino ferito e spiega che ha un'ala rotta, ma con la giusta cura e tanto riposo  si riprenderà.

I bambini decidono di occuparsene. Gli danno un nome, lo chiamano "Fteroulis" (che significa Piccola Ala), e ogni giorno, dopo la scuola, vanno a salutarlo. Gli portano del cibo, gli parlano amorevolmente e lo guardano mentre diventa lentamente più forte. Dopo alcune settimane, Fteroulis batte le ali e prova a volare.