A noi bambini
che amiamo viaggiare
con la fantasia

Cappuccetto arancione
C’era una volta una bambina che viveva vicino ad un bosco. Una mattina la mamma le mise un cappello fatto di fiori arancioni, poi le chiese di andare dalla nonna per portarle le arance e i mandarini. La casa della nonna era alla fine del bosco ed era fatta di legno arancione.
Cappuccetto Arancione a metà del bosco incontrò un lupo che le chiese: “Dove stai andando?”. Cappuccetto gli rispose: “Sto andando dalla nonna”. Così il lupo le propose di fare una gara e lei accettò. Così arrivarono a casa della nonna, ma il lupo arrivò prima di Cappuccetto arancione.
La nonna guardò fuori dalla finestra e si preparò con il martello. Il lupo entrò e la nonna gli diede una martellata in testa.
Poi arrivò Cappuccetto Arancione che le diede il cesto con le arance e i mandarini. E col lupo si fece un tappeto.


Nicolò


Cappuccetto Bianco
C'era una volta una bambina di nome Cappuccetto Bianco. Si chiamava così perchè indossava un cappello e una mantellina di colore bianco. Viveva in Lapponia con la sua famiglia e con il suo orso che si chiamava Fiocco di Neve. Un giorno la mamma Bianchina disse a cappuccetto bianco di andare a trovare la nonna: "Prendi questo cestino con dentro latte, burro, riso e biscotti alla vaniglia". La bambina prese in mano il cestino e, insieme a Fiocco di Neve, si incamminarono verso la casa della nonna. Entrarono di corsa e dopo aver salutato la nonna le consegnarono il cestino e si misero seduti tutti vicino al fuoco. Ad un certo punto Cappuccetto guardò fuori dalla finestra e si accorse che stava diventando buio. Salutarono di nuovo la nonna e i due si incamminarono verso casa. All'improvviso arrivarono quattro lupi bianchi che tentarono di assalire la bambina e l'orso Fiocco di Neve si mise davanti alla bambina per proteggerla e con una zampa ferì uno dei lupi. Gli altri aiutarono quello ferito e si rifugiarono nel bosco. Arrivati a casa Cappuccetto Bianco e Fiocco di Neve raccontarono tutto alla mamma e si abbracciano felici e contenti.
Celine












Cappuccetto Giallo
C'era una volta,tanto tempo fa, una piccola stella di nome Cappuccetto Giallo. Si chiamava così perché quando andava a letto aveva sempre un cappello giallo e quando si svegliava si vestiva sempre di giallo, il suo capo preferito era una felpa gialla con un grande cappuccio. Un giorno la mamma di Cappuccetto Giallo,Giallina, le diede un cestino con dentro tante goccioline gialle che aveva raccolto in una giornata di pioggia da portare a nonna Luna e nonno Stella Polare. Con l'aiuto della sua amica Stella Star, Cappuccetto Giallo mise sulla sua nuvoletta spaziale gialla il cestino e un bellissimo disegno pieno di girasoli gialli. Dopo aver sistemato tutto le due amiche partirono....destinazione galassia!!!! Durante il tragitto Saturno, l'amico di Cappuccetto Giallo, le mise in guardia da Fulmine Lupo che voleva impedire alle due amiche di raggiungere nonna Luna e nonno Stella Polare. Infatti Fulmine Lupo stava preparando una trappola fatta con il ferro delle galassie. Cappuccetto Giallo e Stella Star avanzarono con molta attenzione ma un pezzo di ferro delle galassie colpì la nuvoletta spaziale e le due amiche caddero su una soffice nuvola. Il Sole per aiutarle creò un bellissimo arcobaleno che dalla soffice nuvola arrivò fino alla casa di nonno Stella Polare e nonna Luna. Piano piano le due amiche attraversarono l'arcobaleno e arrivarono dai nonni dove ricevettero una galassia di abbracci!!!!!!!!

Carlotta


Cappuccetto Giallo
C'era una volta una bambina che abitava in un villaggio di campagna. Aveva un vestitino giallo e un cappuccio giallo, quindi tutti la chiamavano Cappuccetto Giallo. Un giorno la mamma chiese a Cappuccetto: "Cara Cappuccetto porta questo cestino con i girasoli, la marmellata di limoni e la torta al limone alla zia". La mamma le raccomandó di non distrarsi lungo la strada e di non parlare con nessuno. Ma Cappuccetto non ascoltò nulla delle raccomandazioni che le fece la mamma e con la testa tra le nuvole andò in campagna dalla zia. Lungo la strada, mentre ormai era nel cuore della campagna, vide una ragazza dall'aspetto gentile,ma che in realtà non lo era, che le chiese: " Bella bambina dove stai andando? " Cappuccetto rispose: " STO andando da mia zia ". "Bene, io sto andando da mia nonna " rispose la ragazza. E Cappuccetto disse: " Mia zia abita proprio là". La ragazza corse dalla zia di Cappuccetto e appena arrivata la legò alla sedia e appena arrivò Cappuccetto legò alla sedia anche Lei. Ma appena la ragazza stava per mettere le mani nel cestino, arrivò la polizia e la portò via.
Per fortuna passava di là anche il papà di Cappuccetto Giallo, che le slegó e festeggiarono con torta al limone, pane con marmellata di limoni e te, e come centro tavola sei bellissimi girasoli.
Matilde





Cappuccetto Nero
C’era una volta una bambina che viveva in una grande città con la sua mamma Elvira.
Purtroppo la piccola se ne stava sempre da sola, era triste e non parlava mai con nessuno. Il suo unico passatempo era quello di ascoltare la musica nascosta sotto il suo cappuccio tutto nero, per questo motivo i suoi compagni la chiamavano Cappuccetto Nero. La mamma era proprio preoccupata per la sua bambina; non sapeva come farle tirar fuori il suo bellissimo sorriso.
Un giorno, dopo che le aveva provate proprio tutte, decise di mandarla dalla nonna che viveva in campagna
in modo da vedere se un po’ d’aria buona e la vivacità dell’anziana donna avrebbero potuto aiutarla. Fatte le valigie e datole un forte abbraccio Elvira accompagnò sua figlia in stazione e le fece prendere il treno diretto a Neverland, un paesino davvero grazioso. Il viaggio non fu lunghissimo ma la stradina che dalla stazione del paesino portava alla casetta della nonna era veramente desolata.
A piedi e con la sua pesante valigia Cappuccetto Nero si accorse che qualcuno la stava osservando; la bambina aumentò il passo e con lo sguardo cercava aiuto ma non si vedeva proprio nessuno.
Ad un certo punto, il sole tramontò e il percorso si fece sempre più spaventoso...






Ogni minimo suono la faceva sussultare fino a quando un’ombra le apparve davanti; sembrava un grosso animale con denti aguzzi che le bloccò la strada. Cappuccetto Nero fu presa da tanta paura che svenne...
L’indomani mattina la bambina si svegliò appoggiata ad un grosso albero e tutto intorno a lei sembrava luminoso e colorato. L’ombra minacciosa non era altro che un bellissimo cane lupo dal manto bianco che viveva da quelle parti e che l’aveva riscaldata durante la notte accostandosi a lei.
I due si guardarono per molti minuti e dopo un po' capirono che tra loro sarebbe nata una bellissima amicizia.
Cappuccetto Nero si rimise in marcia e presto arrivò a casa della nonna che, appena la vide, le corse incontro abbracciandola e baciandola. Cappuccetto Nero apprezzò così tanto la vita di campagna che chiese alla mamma di trasferirsi con lei dalla nonna in modo da poter rimanere con il suo nuovo amico, Nevino, e cominciò ad amare così tanto il suo colore che decise di non vestirsi più di nero ma di bianco. Da quel momento tutti cominciarono a chiamarla Cappuccetto Bianco.
Giulia





Cappuccetto Arcobaleno
C'era una volta una bambina che si chiamava Cappuccetto Arcobaleno. Viveva in una grande città e giocava sempre con i suoi amici: il criceto scienziato, il cane dottore e il gatto infermiere.
Aveva i capelli lunghissimi e aveva un vestito, delle scarpe e un mantello colore Arcobaleno. Un giorno la mamma le preparò un cestino con dentro le medicine da portare alla nonna all'ospedale e le disse: " Fermati ai semafori, non parlare con nessuno e soprattutto stai attenta al lupo Coronavirus". Cappuccetto Arcobaleno andò all'ospedale, ma un certo punto sbucò il lupo Coronavirus. Cappuccetto Arcobaleno urlò dalla paura e in suo soccorso arrivarono il criceto scienziato, il cane dottore e il gatto infermiere che sconfissero il lupo Coronavirus. Cappuccetto corse dalla nonna e le diede le medicine. La nonna guarì e festeggiarono tutti insieme.

Martina P.



Cappuccetto Bianco
C'era una volta una bambina di nome Bianca ma tutti la chiamavano Cappuccetto Bianco. Aveva una felpa pesante bianca con un bellissimo cappuccio e viveva in una casetta bianca in alta montagna. Un giorno Cappuccetto ebbe un ordine da sua mamma. Doveva portare alla nonna un cestino con dentro: vino bianco, una ricotta, dello strudel e del sambuco prodotto la sua mamma. Mentre si stava dirigendo verso la cima della montagna, dove abitava la nonna, arrivò davanti a lei un cucciolo di orso. Lei si prende un colpo, ma l'orso non voleva farle niente perché non sapeva cacciare. Prima di svenire vide che le stava leccando i piedi e quindi non svenne. Quando arrivò dalla nonna le raccontò tutto quello che era successo e la nonna si mise a ridere e poi le preparò un bel bicchiere di sambuco.
Carlo








Cappuccetto Bianco
C'era una volta una bambina che si chiamava Cappuccetto Bianco. Viveva in un rifugio in cima alla montagna con la mamma, col papà e i suoi due cagnoloni di nome Spruzzino e Sprizzino,
due bellissimi dalmata. In inverno la neve arrivava fino a un metro o anche di più; tutto lì intorno era bianco. Gli amici di Cappuccetto Bianco erano gli animali del bosco e i suoi due cagnoloni. Un giorno mamma Albina disse a Cappuccetto Bianco di portare il risotto alla nonna Nevina. Cappuccetto prese lo slittino e....via! Nonna Nevina abitava dopo il bosco, a un paio di chilometri dal paese più vicino. Cappuccetto Bianco, quasi arrivata a destinazione, scoprì di essere inseguita da un grosso e spaventoso Orso Bianco. Meno male che gli animaletti del Bosco amici di Cappuccetto Bianco tesero un tranello all'orso: misero un finto animaletto fatto di neve in una grotta. L'orso, pensando che l'animaletto fosse vero, smise di inseguire Cappuccetto Bianco ed entrò nella grotta e gli animaletti lo chiusero dentro. Gli amici del bosco salvarono Cappuccetto Bianco che portò il risotto alla nonna.
Morale: Chi trova un amico trova un tesoro.

Luca


Cappuccetto Viola
C’era una volta una bambina di nome Viola, che aveva lunghi capelli viola, vestito, scarpe e un mantello con il cappuccio tutto viola. La sua mamma la mandò a trovare la zia Mara facendole portare un cestino pieno di: melanzane, patate viola, uva, mirtilli e more.
Lungo la strada spuntarono due scoiattoli viola e dispettosi, volevano mangiare
la merenda di Cappuccetto, ma come per magia apparvero due pappagalli dalle lunghe piume viola che allontanarono gli scoiattoli lanciando piccoli mirtilli e le loro pungenti piume.
Cappuccetto e i pappagalli si fermarono in un prato pieno di violette e fecero una coroncina di fiori.
Oltre alla zia Mara c’erano tanti amici ad organizzare una sorpresa molto speciale a Cappuccetto Viola: un pic-nic molto divertente e una buonissima torta di more viola.
Gaia








Cappuccetto Giallo e il cestino ritrovato
C'era una volta Cappuccetto Giallo; si chiamava così perchè indossava un k-way giallo. Un giorno si incamminò su un sentiero in salita per raggiungere la casa del nonno. Ad un certo punto il cestino scivolò giù per la montagna e lo prese un orso. E Cappuccetto Giallo disse:"Oh no! adesso come faccio?!"
Così Cappuccetto Giallo seguì l'orso ed arrivò in una valle segreta. Cappuccetto Giallo cercò di prendere il cestino ma aveva un pò di fifa, poi incontrò un villaggio di animali parlanti ai quali raccontò la sua storia.
Cappuccetto Giallo era così arrabbiata che voleva affrontare l'orso a colpi di kung fu.
Un'astuta volpe le disse:"Ti posso aiutare io, in cambio mi darai qualcosa di gustoso del tuo cestino." Cappuccetto Giallo accettò la proposta.
Così la volpe fece costruire alla bambina un nuovo grande cestino intrecciando rametti. Poi andarono alla tana dell'orso e la volpe lo convinse che il cestino che aveva trovato era troppo piccolo per contenere tutte le provviste di cui aveva bisogno.

"Ne abbiamo uno molto più grande proprio adatto a te" proposero i due.
L'orso accettò rovesciando il contenuto del cestino di Cappuccetto Giallo in quello nuovo. La volpe aggiunse:"Il tuo cestino è troppo vuoto!" L'orso credulone corse nel bosco a procurarsi mele, funghi, lamponi, miele, pesci e castagne.
"Ahrgh.....è troppo pesante, non riesco a sollevarlo!" disse l'orso. "Posso svuotarlo un po’
nel vostro?"
"Certo!" rispose la volpe.
Così la volpe scelse una coscia di pollo, salutò Cappuccetto e tornò nel villaggio.
Cappuccetto Giallo invece si incamminò verso la casa del nonno soddisfatta di avere ritrovato il suo cestino che ora è ricco anche di prodotti naturali.
Arrivata dal nonno si fermò per una piccola vacanza, le provviste bastarono per l'intera settimana.
Giovanni







Cappuccetto Invisibile
C'era una volta un bambino di nome Cappuccetto Invisibile, perché quando indossava il suo mantello diventava invisibile. Aveva trovato questo magico mantello dell'invisibilità sopra ad un albero e lo aveva portato a casa, lo indossava quando andava nel bosco perché aveva paura che la volpe lo mangiasse. Un giorno, la mamma di Cappuccetto Invisibile gli diede un cestino con dentro una bottiglia di acqua limpida, delle biglie per giocare e una gelatina che ad ogni morso saziava per un anno intero, e gli disse di portare il cestino dal nonno Giuseppe che viveva nel bosco. Cappuccetto Invisibile indossò il suo mantello e si mise in cammino. Nel bosco non trovò la volpe, ma c'era un vento birichino che continuava a soffiare forte per non farlo arrivare dal nonno. Ma per fortuna, Cappuccetto Invisibile trovò una casa su un albero nascosta dalle foglie, con delle scale che poteva vedere solo lui grazie al suo mantello, aspettò un'ora e poi uscì e il vento non si fece più vedere. Intanto, Cappuccetto Invisibile era arrivato a casa del nonno, fecero una buona merenda con la gelatina magica e l'acqua fresca, e poi giocarono con le biglie.

Logan
Cappuccetti Rosa
C'era una volta Cappuccetto Rosa. Era una fanciulla molto allegra. Un giorno andò dalla sua amica, Margherita la ranocchia, e andarono a saltellare nel bosco vicino al fiume.
Il giorno successivo la mamma disse a Cappuccetto Rosa: "Porta questo cestino di frutta alla nonna Rosella, ne sarà molto felice. Ma attenta al lupo cattivo!" Così Cappuccetto Rosa e Margherita la ranocchia andarono.
Durante il cammino incontrarono tante farfalle di tutti i colori. Intanto il lupo cattivo era dietro un albero. Dopo sbucò fuori davanti a Cappuccetto Rosa. Margherita la ranocchia chiamò le sue amiche api che iniziarono a pungere il lupo che scappò. Tutti, arrivati a casa della nonna, mangiarono la frutta felici e contenti.
Isabel








Cappuccetto D’oro
C'era una volta una ragazza di nome Ines ma tutti la chiamavano Cappuccetto d'oro perché aveva un cappuccio d'oro. Un giorno la mamma di Cappuccetto d'oro le chiese di portare a sua sorella Dorata e a sua nonna Dorelli dell'acqua dorata e del saldoro.
Loro vivevano a Doro city, che era dopo il bosco. Cappuccetto D'oro andò senza esitare ma mentre camminava incontrò il lupo nero. Era il lupo più pericoloso di Doroland. Cappuccetto D'oro non lo sapeva e il lupo, con una risata maligna, disse: "Dove vai?"
La bambina, che era molto furba, rispose: " Sto andando a cogliere i fiori dorati".
Il lupo decise di andare a raccogliere la legna che sarebbe servita per accendere il fuoco e aspettare Cappuccetto D'oro per mangiarla. Cappuccetto D'oro corse a casa di sua nonna e sua sorella e decise di rimanere per pranzo dove mangiarono una torta di Saldoro.

Dopo, quando camminava per tornare a casa, incontrò di nuovo il lupo cattivo che stava aspettando affamato e chiese alla bambina: "Dove sono i tuoi fiori dorati?" La bambina rispose: "Non c'era nessun fiore". Al lupo venne un'idea e disse: "Vieni a casa mia, ci sono tanti fiori intorno". La bambina molto intelligente disse: "Ok, tu vai, io ti raggiungo dopo". Il lupo andò a casa e preparò il fuoco e la pentola con l'acqua bollente. Dopo molto tempo capì che la bambina l'aveva preso in giro. Così Cappuccetto D'oro tornò a casa sua sana e salva.


Ines



Cappuccetto Giallo
C'era una volta una dolce bambina con del profumo di miele che vestiva sempre di giallo per assomigliare alla sua migliore amica Apetta, un'ape molto coraggiosa. Apetta usciva dall'alveare tutti
i giorni per scoprire il mondo in compagnia di Cappuccetto Giallo.
Un giorno la mamma di Cappuccetto Giallo le disse: " Eccoti un cesto di miele, ananas,
banane e mele. Porta tutto alla nonna che è in quarantena e non può uscire di casa".
"Sì, farò tutto!" promise la dolce Cappuccetto Giallo che andò subito a cercare la sua amica Apetta. La nonna abitava vicino a un campo di girasoli molto pericoloso perché sembrava un labirinto.
Lì viveva un lupo molto cattivo ma per le tue amiche non era un problema perché si mimetizzavano con il girasoli e non avevano paura. Comunque, per sicurezza, Cappuccetto Giallo ebbe la brillante idea di mettersi un girasole in testa e Apetta la guidava in mezzo al labirinto.






Appena arrivate alla casa della nonna: sorpresa! Il lupo furbetto era lì davanti alla porta.
Apetta, presa dal panico punse il lupo e svenne. Cappuccetto giallo si mise a piangere ma la nonna arrivò e curò Apetta con un po' di mettere e il lupo, che nel frattempo era scappato, era inciampato e aveva sbattuto contro un albero. La nonna ringraziò per il cesto e le salutò da lontano. Cappuccetto giallo e Apetta tornarono felici e contente e non ebbero più tracce del lupo cattivo.
Tommaso







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A noi bambini
che amiamo viaggiare
con la fantasia

Cappuccetto arancione
C’era una volta una bambina che viveva vicino ad un bosco. Una mattina la mamma le mise un cappello fatto di fiori arancioni, poi le chiese di andare dalla nonna per portarle le arance e i mandarini. La casa della nonna era alla fine del bosco ed era fatta di legno arancione.
Cappuccetto Arancione a metà del bosco incontrò un lupo che le chiese: “Dove stai andando?”. Cappuccetto gli rispose: “Sto andando dalla nonna”. Così il lupo le propose di fare una gara e lei accettò. Così arrivarono a casa della nonna, ma il lupo arrivò prima di Cappuccetto arancione.
La nonna guardò fuori dalla finestra e si preparò con il martello. Il lupo entrò e la nonna gli diede una martellata in testa.
Poi arrivò Cappuccetto Arancione che le diede il cesto con le arance e i mandarini. E col lupo si fece un tappeto.


Nicolò


Cappuccetto Bianco
C'era una volta una bambina di nome Cappuccetto Bianco. Si chiamava così perchè indossava un cappello e una mantellina di colore bianco. Viveva in Lapponia con la sua famiglia e con il suo orso che si chiamava Fiocco di Neve. Un giorno la mamma Bianchina disse a cappuccetto bianco di andare a trovare la nonna: "Prendi questo cestino con dentro latte, burro, riso e biscotti alla vaniglia". La bambina prese in mano il cestino e, insieme a Fiocco di Neve, si incamminarono verso la casa della nonna. Entrarono di corsa e dopo aver salutato la nonna le consegnarono il cestino e si misero seduti tutti vicino al fuoco. Ad un certo punto Cappuccetto guardò fuori dalla finestra e si accorse che stava diventando buio. Salutarono di nuovo la nonna e i due si incamminarono verso casa. All'improvviso arrivarono quattro lupi bianchi che tentarono di assalire la bambina e l'orso Fiocco di Neve si mise davanti alla bambina per proteggerla e con una zampa ferì uno dei lupi. Gli altri aiutarono quello ferito e si rifugiarono nel bosco. Arrivati a casa Cappuccetto Bianco e Fiocco di Neve raccontarono tutto alla mamma e si abbracciano felici e contenti.
Celine












Cappuccetto Giallo
C'era una volta,tanto tempo fa, una piccola stella di nome Cappuccetto Giallo. Si chiamava così perché quando andava a letto aveva sempre un cappello giallo e quando si svegliava si vestiva sempre di giallo, il suo capo preferito era una felpa gialla con un grande cappuccio. Un giorno la mamma di Cappuccetto Giallo,Giallina, le diede un cestino con dentro tante goccioline gialle che aveva raccolto in una giornata di pioggia da portare a nonna Luna e nonno Stella Polare. Con l'aiuto della sua amica Stella Star, Cappuccetto Giallo mise sulla sua nuvoletta spaziale gialla il cestino e un bellissimo disegno pieno di girasoli gialli. Dopo aver sistemato tutto le due amiche partirono....destinazione galassia!!!! Durante il tragitto Saturno, l'amico di Cappuccetto Giallo, le mise in guardia da Fulmine Lupo che voleva impedire alle due amiche di raggiungere nonna Luna e nonno Stella Polare. Infatti Fulmine Lupo stava preparando una trappola fatta con il ferro delle galassie. Cappuccetto Giallo e Stella Star avanzarono con molta attenzione ma un pezzo di ferro delle galassie colpì la nuvoletta spaziale e le due amiche caddero su una soffice nuvola. Il Sole per aiutarle creò un bellissimo arcobaleno che dalla soffice nuvola arrivò fino alla casa di nonno Stella Polare e nonna Luna. Piano piano le due amiche attraversarono l'arcobaleno e arrivarono dai nonni dove ricevettero una galassia di abbracci!!!!!!!!

Carlotta

- < BEGINNING
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