Il breve racconto contenuto in questo libro e' tratto da una lettera scritta da un ragazzo di 14 anni, alla sua famiglia, rinchiuso in un campo di concentramento. I campi di concentramento furono luoghi orribili, costruiti per rinchiudere, durante la II guerra Mondiale, donne, uomini, bambini, vecchi responsabili di una sola colpa: essere Ebrei.

Miei cari genitori

se il cielo fosse di carta e tutti i mari del mondo inchiostro, non potrei descrivervi le mie sofferenze e tutto cio' che vedo intorno a me.

Il campo si trova in una radura. Sin dal mattino ci cacciano a lavoro nella foresta. I miei piedi sanguinano perche' ci hanno portato via le scarpe

Tutto il giorno lavoriamo quasi senza mangiare e la notte dormiamo sulla terra ( ci hanno portato via anche i mantelli). Il mio corpo e' pieno di lividi.